Tumori, a Milano il terzo Proton Center italiano

Tumori, a Milano il terzo Proton Center italiano

Dopo il Cnao di Pavia e quello di Trento, da settembre 2023, apre il centro di protonterapia all’interno delll’Istituto europeo di oncologia (Ieo). L’investimento è di 40 milioni di euro. Dopo il Cnao di Pavia e quello di Trento, anche a Milano, da settembre 2023, apre il centro di protonterapia all’interno delll’Istituto europeo di oncologia (Ieo).

Il progetto dello Ieo Proton Center era già nella testa del professor Veronesi nel 2008, ma si trattava di un investimento enorme a quei tempi, più di 100 milioni. Poi, con i conti in ordine, nel 2015-2016 il Consiglio ha approvato il progetto.

«È un investimento importante, si parla di 40 milioni di euro – precisa Mauro Melis, l’amministratore delegato dell’Istituto cresciuto sotto l’ala dell’oncologo Umberto Veronesi, morto nel 2016. Melis e il direttore scientifico Roberto Orecchia hanno fatto il punto in occasione dell’incontro internazionale che riunisce all’Ieo alcuni dei protagonisti dello sviluppo della medicina delle particelle in Europa, fra cui Fabiola Gianotti, direttore del Cern di Ginevra. «Il Proton Center è uno dei maggiori investimenti nella storia dello Ieo – evidenzia Melis – Ci abbiamo creduto già 6 anni fa e oggi possiamo confermare che lo porteremo a termine nei tempi previsti all’inizio dei lavori, malgrado Covid, la crisi energetica e delle materie prime, la situazione economica generale. Risponderemo così all’urgente bisogno del Paese di questa cura innovativa, riconosciuta dal Ministero della Salute come salvavita.

Attualmente in Italia si stima che i malati candidabili a protonterapia siano circa 7.000, una domanda che i soli 3 centri italiani, con una capacità di trattamento stimata di 1.000 pazienti all’anno, già oggi non possono soddisfare. Se poi gli studi scientifici in corso confermeranno le aspettative, nel nostro Paese la domanda di terapia protonica potrebbe riguardare fino al 15% di tutti i pazienti candidati a un trattamento di radioterapia.

Monica Nappo